Il canto di Penelope – Margaret Atwood

Prima edizione digitale ottobre 2018

INFORMAZIONI GENERALI:

  • TITOLO: Il canto di Penelope
  • AUTRICE: Margaret Atwood
  • GENERE: Romanzo
  • VOTO:

Classificazione: 3 su 5.

IL LIBRO:

Il libro che vi voglio presentare oggi è, a parer mio, particolare.

Tutti siamo a conoscenza del poema omerico Odissea in cui vengono narrate le gesta eroiche di Odisseo (chiamato anche Ulisse), e ancora meglio conosciamo la figura femminile di Penelope, sua moglie, figlia del re di Sparta Icario, famosa per aver atteso il ritorno del marito per anni e anni.

Nell’Odissea, però, non viene dato troppo peso al punto di vista di Penelope, cosa che, invece, decide di fare Margaret Atwood in questo libro.

Penelope, in queste pagine, narra in prima persona la sua versione della storia talvolta accompagnata dalle voci delle dodici ancelle che erano state impiccate al ritorno in patria di Odisseo. La storia, dunque, viene raccontata dai Campi Elisi, luogo in cui, secondo la mitologia greca e romana, si trovavano le anime amate dagli dèi dopo la morte.

Partendo dall’infanzia, Penelope racconta tutta la sua vita e dalle parole che utilizza si avverte un tono ricco di risentimento: è sempre vissuta nell’ombra, prima in quella della cugina Elena (moglie di Menelao che però, in seguito, fuggirà con Paride dando inizio alla famosa guerra di Troia a cui Odisseo dovrà partecipare allontanandosi dalla sua Itaca e abbandonando Penelope e il figlioletto Telemaco), e poi in quella del marito, come detto prima, nell’Odissea.

Non sono stata chiamata spesso dai maghi. Ero famosa, questo sì – può confermarlo chiunque – ma non volevano evocarmi, mentre mia cugina Elena era molto richiesta. Non era giusto – non avevo commesso niente di infamante, soprattutto in materia di sesso, mentre di lei si conoscevano solo le azioni indegne. Certo era molto bella. Si diceva che fosse uscita da un uovo, perché era figlia di Zeus, che aveva assunto la forma di cigno per stuprare sua madre. Teneva molto a questa sua nascita, Elena. Mi domando quanti di noi credessero veramente allo stratagemma del cigno stupratore. Si raccontavano storie del genere di continuo, allora – sembrava che gli dèi non riuscissero a tenere le mani o le zampe o i becchi lontani dalle donne mortali, erano sempre impegnati a violentarne qualcuna.

Dal libro Il canto di Penelope

Il racconto continua con la sua versione dei fatti riguardo tutti gli avvenimenti più famosi narrati nell’Odissea: la permanenza dei Proci – i nemici benestanti che, credendo nella morte di Odisseo, avevano invaso la il palazzo dove abitava Penelope con la pretesa che sarebbe diventata moglie di uno di loro – presso la sua corte, le chiacchiere degli aedi riguardo le avventure del marito (come la vicenda della maga Circe, l’incontro con le sirene e il ciclope Polifemo), il rapporto con le dodici ancelle che verranno uccise da Odisseo una volta rientrato in patria…

Penelope è una donna molto intelligente e scaltra, come dimostrano sia l’astuzia del telaio che disfava ogni sera per imbrogliare i Proci con l’illusione di un possibile matrimonio che sarebbe avvenuto una volta completato il sudario per il suocero Laerte, sia il tempestivo riconoscimento del marito travestito da mendicante vent’anni dopo la sua partenza per la guerra di Troia.

In questo libro tira fuori tutta la sua grinta per offrire un nuovo modo di osservare la storia e, mi azzardo, forse anche per prendersi, ora che si trova nei Campi Elisi, la rivincita che sulla Terra non ha avuto modo di possedere.

Interessanti sono anche gli interventi delle dodici ancelle, che fungono quasi da sipario tra un capitolo e l’altro della vita di Penelope.

La conclusione del libro è molto particolare: riuscirà o meno, Penelope, ad avere finalmente l’anima in pace? Tocca a voi scoprirlo!

CONSIGLIATO?

Si tratta di un libro particolare e che offre, in modo leggero e simpatico, una storia diversa da come la conosciamo. Ho deciso di dargli tre stelle perchè la scrittura dell’autrice, per quanto sia scorrevole e non impegnativa, non è tra le mie preferite, ma sono comunque molto felice di averlo letto!

Quindi la risposta è… sì! Consigliato! Soprattutto se state cercando un libro non troppo impegnativo ma comunque interessante e poco scontato!

Arianna

2 commenti Aggiungi il tuo

  1. marcellociullo ha detto:

    Molto chiara e fresca nella descrizione. Complimenti.

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    1. Nina ha detto:

      Grazie!

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